Parola alla capitana. Dalila Modestino 24anni di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, si è conquistata sul campo la fascia di capitana dopo le due belle stagioni trascorse all’Itas Ceccarelli Group Martignacco e ora, con quindici giorni di preparazione sulle spalle inizia a tratteggiare le caratteristiche della squadra che guiderà.
«Da quello che ho potuto vedere in queste prime settimane – racconta Dalila – saremo una squadra che fa del gruppo il suo punto di forza. Non credo ci sarà un’unica trascinatrice, ma saranno tutte e sette le ragazze in campo a fare la differenza cosi come è stato negli ultimi anni». La formazione di Martignacco inizierà oggi la terza settimana di allenamenti e, per ora, procede tutto bene.
«I primi sette giorni sono stati tosti – spiega Modestino – perché abbiamo ripreso con doppie sedute quotidiane alternando preparazione atletica e lavoro tecnico. La settimana appena conclusa invece è stata più facile, perché abbiamo trovato il ritmo e ci siamo allenate bene, con riscontri particolarmente positivi negli ultimi giorni. Proseguiremo su questa strada – ci tiene a precisare – anche nelle prossime settimane.
La novità di quest’anno per la centrale campana, sarà la fascia di capitana: «Sono entusiasta di ricoprire questo ruolo e sono contenta – aggiunge – di come la squadra ha accolto positivamente questa mia nuova veste. Spero di essere d’esempio per le mie compagne e di guidarle in questo lungo campionato. Essendo qui da tre anni, inoltre, conosco bene qual è l’aria che si respira a Martignacco e il metodo di lavoro adottato, che spero di poter trasmettere alle nuove arrivate. Parlo – continua Dalila Modestino
di dedizione al lavoro e voglia di impegnarsi e di esprimersi sempre al massimo ma anche di educazione e rispetto, che ti permettono di creare un gruppo squadra forte soprattutto nelle difficolta. La grinta e la voglia di combattere su tutti i palloni ci serviranno soprattutto quando ci scontreremo con formazioni sulla carta più forti di noi».
Composta da atlete giovani, con solo tre ragazze nate prima del 2000, l’Itas si proporrà, una volta oliati i meccanismi e investito sul lavoro tecnico, come un team audace e capace di tutto contro qualsiasi squadra. Le avversarie sono avvisate.