Da Sottorete Campania – L’avamposto di frontiera del volley campano ha spiccato il volo: l’attenzione profusa nel potenziamento del settore giovanile ha portato al conseguimento del Marchio di Qualità d’Argento.
Vivere lontano da tutto e tutti non è cosa semplice. Trovarsi distante anni luce dai centri socio-economico- culturali della propria regione non deve essere affatto uno scherzo. Essere costretti a compiere trasferte di 100 km ogni settimana è “una mazzata” che fermerebbe anche il più temerario e coraggioso uomo di sport. Vero, anzi sacrosanto, a patto che tu non abiti ad Ariano Irpino ed appartenga alla famiglia Filomena. I nostri eroi hanno infatti deciso di trasformare il lontano centro irpino, molto più vicino alla Puglia che al resto della Campania, in un polo di grande eccellenza pallavolistica campana.
“Lavoriamo duro per realizzare un piccolo grande sogno – ammette Giulio Filomena, padre e direttore generale della Gsa Ariano Irpino – crediamo nei nostri giovani e soprattutto amiamo la pallavolo in maniera totalizzante. La Gsa è la nostra famiglia che stiamo provando a traghettare verso un futuro radioso”. 180 tesserati, 7 campionati, la meticolosa cura sia di settore maschile che femminile, talenti prossimi alla consacrazione definitiva e, dulcis in fundo, il Marchio di Qualità d’Argento per l’attività giovanile, ricevuto di recente dal centro studi federale. “Passare da Scuola Federale a Marchio di Qualità d’Argento ci riempie di gioia e orgoglio – ha ammesso Giulio Filomena – ma allo stesso tempo ci spinge a dare ancora qualcosa in più per provare a fare meglio e soprattutto valorizzare il duro lavoro di tutto il team tecnico-dirigenziale.
Adesso dobbiamo ambire al Marchio d’Oro perché solo puntando al massimo e sognando potremo portare in alto il nome della nostra società”. Marchio d’oro che passa attraverso la consacrazione di talenti quali Dalila Modestino, classe ’98 già convocata nella nazionale prejuniores da Mencarelli, e Marco Cefariello, interessante centrale mancino classe ’98 capitano della selezione regionale campana: “C’è dell’ottimo talento nel nostro settore giovanile e questo è il frutto del meticoloso lavoro svolto dai nostri tecnici qualificati – ha ricordato il direttore della scuola di pallavolo della Gsa Ariano Irpino, Giulio Filomena – Dalila e Marco (ndr) sono due eccellenze che speriamo possano di qui a breve, consacrarsi anche a livello nazionale. Per quanto riguarda la Modestino, si tratta di un talento che ha attirato qualche tempo fa l’attenzione dell’attuale CT della nazionale, Mencarelli che ha sempre speso belle parolc sulla ragazza che adesso però deve lavorare sodo per compiere l’ultimo step di crescita”.
Ultima, delicatissima fase, per chissà, un giorno spiccare il volo verso … “E ancora presto per pensare a questo, deve migliorare e lavorare ancora tanto. Lei cosi come il resto delle selezioni che a mio avviso hanno grande potenziale. Inoltre ci tengo a sottolineare che, nonostante la presenza di ragazze e ragazzi di evidente talento, non abbiamo mai diviso i gruppi o creato gerarchie. Prima ancora di crescere giocatori e giocatrici, il nostro obiettivo è quello di far maturare uomini e donne capaci di stare con gli altri in maniera corretta e sportiva”. Educare e lavorare, ecco la missione della Gsa Ariano Irpino, il piccolo grande avamposto campano del volley.
Struttura all’avanguardia: 2500 posti a sedere e ogni comfort
Il Palasport dei sogni… da realizzare. In Irpinia una rara gemma campana
Realtà di frontiere, come già detto, ma anche forse, l’unica a poter contare su una struttura all’avanguardia. Il PalaSport di Ariano Irpino, rappresenta infatti un’autentica e purtroppo rara gemma architettonica e gestionale offerta dal desolante panorama pallavolistico campano. 2500 posti a sedere, 4 spogliatoio attrezzati, sala stampa, sala conferenza, zona stampa, skybox con l’apparecchiatura audio-video, palestrina ricavata sotto gli spalti utilizzata per minivolley e minibasket e una sala pesi da far invidia alle migliori palestre di città.
Questo è il grande patrimonio strutturale in dote al piccolo centro irpino che meriterebbe quantomeno una serie nazionale: “E esattamente quello che dicono tutti gli addetti ai lavori che mettono piede in questa struttura – ha ironizzato Giulio Filomena – ma le serie nazionali devono essere onorate solo quando c’è la reale possibilità economica ed organizzativa. Il nostro intento è quello di tornare in serie B, ma non dobbiamo perderci in voli pindarici o in mosse avventate, perché sappiamo bene quali dovranno essere i programmi societari per provare a tornare in ambito nazionale”.
Autore: Nicola Alfano | Fonte Sottorete Campania